domenica 12 luglio 2015

Furcht (1917)




“Il conte Greven ritorna al suo castello dopo alcuni anni passati all’estero alla ricerca di rari oggetti d’arte di cui è collezionista, portando con sé una statuetta di Buddha rubata in un tempio indiano. Dopo poco l’uomo comincia a manifestare una paura incontrollabile dovuta a una presunta mania di persecuzione: ritiene infatti che i monaci buddisti l’abbiano seguito sino a casa per vendicarsi del furto. Un giorno, uno dei religiosi gli appare in giardino predicendogli che morirà dopo 7 anni da allora, per mano della persona che più gli è cara.“

Due anni prima di girare il suo capolavoro, Il Gabinetto del Dr. Caligari, Robert Wiene inizia con Furcht (meglio conosciuto con il titolo internazionale Fear) a sviluppare la sua percezione del tema della follia. Manca ancora l’estetica del cinema espressionista, anche se la recitazione sopra le righe del protagonista né è anticipazione, le scenografie sono convenzionali (se pur opera dell'artista Ludwig Kainer), gli effetti speciali si limitano per lo più a sovrimpressioni, la paura è raccontata più che esteriorizzata. Il regista punta sulla sceneggiatura per raccontarci la discesa nell’abisso della paranoia del conte Greven, scegliendo giustamente di non rivelare in maniera netta se la minaccia rappresentata dai monaci buddisti sia reale o meno, lasciando il dubbio nel finale. Nonostante questo conto in sospeso è ben facile prevedere dove andrà a parare la vicenda dopo la profezia del monaco e in questo sta anche il limite del film: Wiene sembra più interessato a quello che vuol dire che a come dirlo, mentre il destino del conte appare sin da subito ineluttabile. 
Da ricordare la presenza nel cast di Conrad Veidt (proprio nei panni dell’inquietante monaco), quasi all’esordio, e prima tappa di un fortunato sodalizio con il regista (ricoprirà il ruolo di Cesare, nell’immortale “Caligari” e non solo) che lo porterà a diventare una star del cinema muto anche oltre i confini teutonici. La colonna sonora originale è purtroppo andata perduta.

In conclusione, un Wiene ancora grezzo, quasi convenzionale, ma con qualche seminale idea che saprà mettere a frutto nel corso dell’epopea espressionista.

Reperibilità: piuttosto raro. Non esistono edizioni DVD, ma è reperibile su Youtube.

Titolo: Furcht
Produzione: Germania (1917), b/n, muto, 72 minuti
Regia: Robert Wiene
Cast: Bruno De Carli, Conrad Veidt, Bernhard Goetzke

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