domenica 3 aprile 2016

The Monster (1925)




Johnny Goodlittle, un commesso aspirante detective, si trova ad indagare sulla scomparsa di un agricoltore che sembra svanito nel nulla dopo un incidente d’auto. Un indizio ritrovato sul luogo del sinistro convince il giovane che la soluzione del mistero si cela in una casa di cura poco distante, anche se nessuno vuole dargli retta a causa della sua ostentata ingenuità. Finito casualmente, insieme all’amata Betty e al rivale Amos, all’interno della tutt’altro che accogliente magione, farà la conoscenza dell'inquietante Dottor Ziska che pare avere intenzioni poco rassicuranti nei confronti dei tre.

Quando ho deciso di aprire un blog che ripercorresse idealmente la storia del cinema di paura, non ero sicuro di voler portare con me, in questo viaggio, anche le commedie horror. Alla fine ho optato per il sì, perché in fondo la componente umoristica ha fatto capolino fin dagli albori del genere, dai primi cortometraggi di Méliès, passando poi per Buster Keaton, come abbiamo già raccontato. Saranno però le commedie più meritevoli, a mio sindacabile giudizio ovviamente, a essere recensite o almeno ricordate su queste pagine. The Monster di Roland West rientra nel novero delle eccezioni meritevoli. Ho scelto di recensirla soprattutto per la presenza nel cast del grande Lon Chaney e poi perché è possibile considerarlo come il primo capitolo di un’ideale trilogia, comprendente The Bat del 1926 e The Bat Whispers del 1930 diretti dallo stesso West, dedicata alle “case del terrore”, le “old dark house”, per dirla all’inglese, come l’omonimo film di James Whale (noto in Italia con il titolo Il Castello Maledetto) di cui The Monster rappresenta una sorta di precursore. 
Qui abbiamo tutti gli elementi classici del sotto-genere: un protagonista fifone e pasticcione (almeno all’inizio), ma di buon cuore e fiero della propria ingenuità, una casa dove avvengono dei fatti misteriosi o spaventosi, il subdolo anfitrione di turno (che in questo caso è pure un “mad doctor”!) gentile ed ospitale ma palesemente animato da cattive intenzioni, tante piccole gag più o meno divertenti, una soluzione finale affidata più alla fortuna (ma non solo, in questo caso) e l’immancabile lieto fine. Una ricetta che, condita anche con una spruzzata di giallo, ha fatto la fortuna di Scooby Doo per dire. Lon Chaney risulta quasi sprecato nel ruolo del Dottor Ziska, per il quale sarebbe stato adatto anche un caratterista, ma la sua recitazione è al solito impeccabile e convincente e la sua presenza nobilita non di poco la pellicola. La componente horror è assicurata, oltre che dal folle chirurgo a cui presta il volto Chaney, anche e forse soprattutto dal personaggio di Rigo (lui sì interpretato da un caratterista, Frank Austin), folle e aggressivo e reso minaccioso dal make up e dal costume incappucciato. La comicità è all’acqua di rose (tanto per dire il protagonista prende il diploma di detective per corrispondenza), ma è comunque piacevole nella sua semplicità.
Non certo imprescindibile, a meno di essere ultra-fan di Lon Chaney, ma una visione la merita.

Reperibilità: Sufficiente. Esistono solo una versione DVD americana e una francese che si fregiano di un master ben ripulito. Il film è inedito in Italia.

Titolo: The Monster
Produzione: USA (1925), b/n, muto, 86 minuti
Regia: Roland West
Cast: Lon Chaney, Gertrude Olmstead, Johnny Arthur, Hallam Cooley


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