lunedì 18 aprile 2016

The Bat (1926)



Il Pipistrello, un temibile criminale così soprannominato per via della maschera che indossa, è solito annunciare in anticipo i suoi colpi, sfidando apertamente la polizia. La sua ultima impresa lo porta in un’isolata villa di campagna alla ricerca di un bottino di duecentomila dollari, frutto di un misterioso furto alla Banca Fleming. Anche altre persone, però, sono interessate a mettere le mani su quei soldi, ma il Pipistrello è pronto a tutto pur di precederli. Anche a uccidere.

Secondo capitolo della saga dedicata alle “old dark house”, inaugurata un anno prima dallo stesso regista, Roland West, con The Monster. Rispetto al primo film, la componente comica è molto meno presente, a vantaggio invece della controparte giallo-mistery, a cui si accompagnano i (pochissimi invero) elementi horror. La trama è in pratica la trasposizione di un omonimo dramma teatrale, scritto nel 1920 da Mary Roberts Rinehart e Avery Hopwood, che riscosse un grande successo a New York, venendo replicato più volte, negli anni successivi, anche a Broadway. Gli intermezzi comedy vedono protagonista, per lo più, la cameriera Lizzie Allen (Louise Fazenda), già preoccupata dalla sinistra reputazione della magione di cui è ospite e atterrita dagli strani avvenimenti che vi accadono, in particolare dalla possibile presenza del temibile Pipistrello. A quest’ultimo, il cui costume visto oggi fa sorridere, fanno capo principalmente gli aspetti orrorifici, che il regista, soprattutto nella prima parte, decide di rappresentare con immagini di particolare effetto, di stile simil-espressionista, non nascondendo, ma anzi accentuando l’artificiosità di fondali e scenografie. Il risultato, per certi versi, ricorda quasi un cartone animato.  La componente gialla ruota, invece, intorno al personaggio di Cornelia Van Gorder (Emily Fitzroy), una sorta di antenata della Signora in Giallo, antesignana delle anziane detective terribili alla Miss Marple (la vicenda, tra l’altro, ha qualche vaga somiglianza, nella forma, con i Dieci Piccoli Indiani di Agatha Christie, che vedrà la luce oltre un decennio dopo). Il film soffre (ma trattasi di un limite tecnico all’epoca non ancora superato) della mancanza del sonoro, perché la trama è parecchio intricata e vede la presenza di moltissimi personaggi, per cui le didascalie si rivelano insufficienti a gestire l’elevato numero di dialoghi che sarebbero stati invece necessari. La regia è altalenante; ci sono buone cose, come le immagini a cui abbiamo accennato sopra e alcune scene che funzionano bene anche a livello di tensione, come quella dell’incontro ravvicinato tra il Pipistrello e la nipote della Van Gorder. In altre circostanze soffre, invece, di mancanza di personalità: evidenti sono i debiti con Les Vampires di Feuillade (mitico serial di cui parlammo qui), con alcune sequenze riprodotte quasi di peso. La sorprendente importanza seminale della pellicola sta, però, nell’avere ispirato, in parte, Bob Kane per la creazione del personaggio a fumetti di Batman! In una scena si può addirittura ammirare il precursore del Batsegnale!
In conclusione, un film imperfetto ma ricco di spunti interessanti.
Curiosità: Il terzo capitolo della saga, The Bat Whispers, è in realtà il remake sonoro di The Bat. Un ulteriore remake, Il Mostro che uccide, verrà girato nel 1959 da Crane Wilbur.

Reperibilità: Discreta. E’ liberamente visionabile su Youtube. Per eventuali acquisti in DVD bisogna rivolgersi alle poche versioni import, in quanto il film è inedito in Italia.
Titolo: The Bat
Produzione: USA (1926), b/n, muto, 86 minuti
Regia: Roland West
Cast: Emily Fitzroy, Jack Pickford, Louise Fazenda, Jewel Carmen


Articoli Correlati: The Monster (1925)

Nessun commento:

Posta un commento